martedì 8 maggio 2012
Studio IROKO Presenta :L'IDEA e la Materia Giovedi' 10 Maggio ore 19.00
Inaugura Giovedi' 10 Maggio ore 19,00 presso lo Studio Iroko di Milano Via Voghera 11/b Zona Tortona.
L'IDEA e la MATERIA
A cura di Barbara Vincenzi.
Artisti in Mostra :
Artisti: Fiorella Manzini, Rocco Zappalà , Gloria Guidi Nobile, Vincenzo Maddaloni, Cinzia Munari, Roberto Lucato, Graziano Rey, Antonio De Rosa, Maria Giovanna Morelli, Mara Brera, Santina Pellizzari, Mirta De Simoni Lasta, Davide Genna, Daniela Cavallini.
L'arte informale nasce come risposta artistica in Europa dopo la profonda crisi morale, politica e ideologica messa in luce dalla seconda guerra mondiale. Per sua stessa natura non è un movimento artistico omogeneo: in esso, si raccolgono diverse tendenze, tra le più svariate e, a volte, anche contrapposte. Si sviluppa nel decennio tra gli anni cinquanta e sessanta, e si pone in forte polemica con tutto cio' che, in qualche modo, puo' essere riconducibile a una forma. L'Informale, dunque, nega in modo esplicito ogni forma e con essa la conoscenza razionale che ne deriva. All'interno del movimento possono individuarsi diverse matrici, che traggono soprattutto origine dal movimento Dada, dall'Espressionismo e dal Surrealismo. Da questa intensa mescolanza delle principali tematiche delle avanguardie storiche scaturisce una concezione dell'arte ironica e provocatoria, costantemente tesa a negare qualsiasi valore ad ogni attività che presupponga il filtro della ragione. Passioni, emozioni e disagi devono pertanto essere espressi nel modo più libero, spontaneo o impetuoso, al di fuori di qualsiasi schema precostituito e contro ogni regola normalmente accettata. L'evento artistico, svuotato da qualsiasi residuo di valore formale, si esaurisce pertanto con l'atto stesso della creazione. In questo nuovo contesto assumono fondamentale importanza i materiali impiegati. Materiali che non sono piu' un semplice mezzo utilizzato dall'artista al fine di esprimere le proprie idee ma, al contrario, diventano i veri protagonisti dell'opera d'arte. I fondamenti dell'Informale si delineano nel gesto e nella materia. Arte non e dunque la pittura eseguita ma l'atto di eseguirla. E se arte e eseguire un gesto, il valore artistico sta nel gesto stesso, non piu' nel prodotto di quel gesto. Puo' essere un gesto simbolico, ad esempio, come quello di tagliare una tela, o un gesto di provocazione, o ancora, un gesto di protesta, come quello di realizzare macchie piu' o meno informi. La materia, infine, si trova improvvisamente in primo piano. E nella sua scelta e in quella di tutti i possibili accostamenti tra materie diverse che l'artista manifesta la propria energia creativa. Un sacco, un vetro, un frammento di gomma, un legno, una fredda luce al neon, o altri materiali che diventano protagonisti e atti artistici. L'artista informale, dunque, non e piu' colui che crea nuovi eventi, ma colui che sa lasciarli accadere, limitandosi magari a favorirne l'attuazione con la spontaneita del caso o l'emozione. L'Informale, comunque, non e un fenomeno circoscritto alla sola Europa. Un fenomeno che si estende a livello mondiale uno stesso disagio profondo e la stessa incapacita di comunicare. L'Informale è proprio l'arte dell'incomunicabilita o, meglio l'arte che tenta di comunicare in modo nuovo. Oggi s'individuano, nell'ambito dell'Informale, due correnti principali: l'informale gestuale e l'informale materico. A queste due tendenze devono essere aggiunti altri due segmenti: lo spazialismo e la pittura segnica. Se l'opera d'arte coincide con l'analisi del linguaggio e del sistema artistico e non e piu' il risultato di un metodo intuitivo, ma di un metodo analitico-scientifico attraverso il quale comunicare un concetto, al di fuori di ogni forma di referenzialismo, allora i mezzi espressivi utilizzabili ai fini di questa comunicazione sono assolutamente liberi, video, film, happening, performance, body-art, installazioni, narrativa, quando non ci si trovi addirittura in assenza dell'opera vera e propria tradizionalmente intesa, nel caso in cui il prodotto artistico, introducendo il concetto di temporaneità , sia un evento del quale resterà traccia solo nella memoria. Come il concetto di arte informale, anche quello di arte concettuale e un campo molto ampio nel quale possono trovar posto molti movimenti del '900: il Dadaismo di Duchamp, il New Dada, che darà origine alla Pop Art e al Nouveau Réalisme, l'opera provocatoria di Robert Rauschenberg, l'action painting di Jackson Pollock, le rappresentazioni di Yves Klein, tutte le manifestazioni che non vogliono produrre un oggetto artistico ma proporre un nuovo modo di lettura sia della realtà che di ciò che correntemente viene definito arte, con una rinominazione dell'oggetto liberato dalle sue normali relazioni con il contesto in cui si colloca e analizzato ex-novo, al di fuori del suo significato storico-sociale. La mostra e visitabile dal 10 al 20 Maggio presso :
Studio Iroko-
Via Voghera 11b, 20144 Milano Zonatortona
Orari tutti i giorni dalle 13,30 alle 19,30
Domenica su appuntamento.
Direttore Artistico -Roberto Quagliarella
Tel. 02. 89421385 / Cell: 3381758436 .
info@studioiroko.com
www.studioiroko.com
sabato 5 maggio 2012
Studio IROKO Presenta: L'IDEA e la MATERIA Giovedi' 10 Maggio ore 19.00.
Inaugura Giovedì 10 Maggio ore 19,00 presso lo Studio Iroko di Milano Via Voghera 11/b Zona Tortona L'IDEA e la MATERIA mostra a cura di Barbara Vincenzi
Artisti: Fiorella Manzini, Rocco Zappalà , Gloria Guidi, Vincenzo Maddaloni, Cinzia Munari, Roberto Lucato, Graziano Rey, Antonio De Rosa, Maria Giovanna Morelli, Mara Brera, Santina Pellizzari, Mirta De Simoni Lasta, Davide Genna.
L'arte informale nasce come risposta artistica in Europa dopo la profonda crisi morale, politica e ideologica messa in luce dalla seconda guerra mondiale. Per sua stessa natura non è un movimento artistico omogeneo: in esso, si raccolgono diverse tendenze, tra le più svariate e, a volte, anche contrapposte. Si sviluppa nel decennio tra gli anni cinquanta e sessanta, e si pone in forte polemica con tutto cio' che, in qualche modo, puo' essere riconducibile a una forma. L'Informale, dunque, nega in modo esplicito ogni forma e con essa la conoscenza razionale che ne deriva.
All'interno del movimento possono individuarsi diverse matrici, che traggono soprattutto origine dal movimento Dada, dall'Espressionismo e dal Surrealismo. Da questa intensa mescolanza delle principali tematiche delle avanguardie storiche scaturisce una concezione dell'arte ironica e provocatoria, costantemente tesa a negare qualsiasi valore ad ogni attività che presupponga il filtro della ragione. Passioni, emozioni e disagi devono pertanto essere espressi nel modo più libero, spontaneo o impetuoso, al di fuori di qualsiasi schema precostituito e contro ogni regola normalmente accettata.
L'evento artistico, svuotato da qualsiasi residuo di valore formale, si esaurisce pertanto con l'atto stesso della creazione. In questo nuovo contesto assumono fondamentale importanza i materiali impiegati. Materiali che non sono piu' un semplice mezzo utilizzato dall'artista al fine di esprimere le proprie idee ma, al contrario, diventano i veri protagonisti dell'opera d'arte. I fondamenti dell'Informale si delineano nel gesto e nella materia. Arte non e dunque la pittura eseguita ma l'atto di eseguirla.
E se arte e eseguire un gesto, il valore artistico sta nel gesto stesso, non piu' nel prodotto di quel gesto. Puo' essere un gesto simbolico, ad esempio, come quello di tagliare una tela, o un gesto di provocazione, o ancora, un gesto di protesta, come quello di realizzare macchie piu' o meno informi.
La materia, infine, si trova improvvisamente in primo piano. E nella sua scelta e in quella di tutti i possibili accostamenti tra materie diverse che l'artista manifesta la propria energia creativa. Un sacco, un vetro, un frammento di gomma, un legno, una fredda luce al neon, o altri materiali che diventano protagonisti e atti artistici.
L'artista informale, dunque, non e piu' colui che crea nuovi eventi, ma colui che sa lasciarli accadere, limitandosi magari a favorirne l'attuazione con la spontaneita del caso o l'emozione. L'Informale, comunque, non e un fenomeno circoscritto alla sola Europa. Un fenomeno che si estende a livello mondiale uno stesso disagio profondo e la stessa incapacita di comunicare. L'Informale è proprio l'arte dell'incomunicabilita o, meglio l'arte che tenta di comunicare in modo nuovo.
Oggi s'individuano, nell'ambito dell'Informale, due correnti principali: l'informale gestuale e l'informale materico. A queste due tendenze devono essere aggiunti altri due segmenti: lo spazialismo e la pittura segnica. Se l'opera d'arte coincide con l'analisi del linguaggio e del sistema artistico e non e piu' il risultato di un metodo intuitivo, ma di un metodo analitico-scientifico attraverso il quale comunicare un concetto, al di fuori di ogni forma di referenzialismo, allora i mezzi espressivi utilizzabili ai fini di questa comunicazione sono assolutamente liberi, video, film, happening, performance, body-art, installazioni, narrativa, quando non ci si trovi addirittura in assenza dell'opera vera e propria tradizionalmente intesa, nel caso in cui il prodotto artistico, introducendo il concetto di temporaneità , sia un evento del quale resterà traccia solo nella memoria.
Come il concetto di arte informale, anche quello di arte concettuale e un campo molto ampio nel quale possono trovar posto molti movimenti del '900: il Dadaismo di Duchamp, il New Dada, che darà origine alla Pop Art e al Nouveau Réalisme, l'opera provocatoria di Robert Rauschenberg, l'action painting di Jackson Pollock, le rappresentazioni di Yves Klein, tutte le manifestazioni che non vogliono produrre un oggetto artistico ma proporre un nuovo modo di lettura sia della realtà che di ciò che correntemente viene definito arte, con una rinominazione dell'oggetto liberato dalle sue normali relazioni con il contesto in cui si colloca e analizzato ex-novo, al di fuori del suo significato storico-sociale.
La mostra e visitabile dal 10 al 20 Maggio presso :
Studio Iroko- Via Voghera 11b, 20144 Milano – Orari tutti i giorni dalle 13,30 alle 19,30 Domenica su appuntamento
Direttore Artistico -Roberto Quagliarella
Tel. 02. 89421385 / Cell: 3381758436 .
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