giovedì 20 settembre 2012

“Back Home”


Studio IROKO in collaborazione con Spazio Concept 
                                            Presenta: 
“Back Home”: arte, musica e film per 4 giorni si fonderanno sulla scena milanese. 
Presso lo Spazio Concept, grazie all'organizzazione di Roberto Quagliarella, sarà possibile visitare l'esposizione di Gian Paolo Tomasi e Marcello Tomasi, ascoltare i brani di gruppi sperimentali di livello internazionale (Triad Vibration - Dunyakan) e assistere a performance e proiezioni mutimediali.
“Back Home”, titolo omonimo della mostra, presenta le opere digitali e concettuali di Gian Paolo e le fotografie di reportage sociale di Marcello. Il denominatore comune? L'Africa e il suo fascino inesauribile.


Programma:

Giovedi' 4 Ottobre 
Mostra “Back Home” di Gian Paolo Tomasi e Marcello Tomasi
a cura di Roberto Quagliarella
testo di Anna Mola
Inaugurazione dalle 18.30 alle 22.30
ore 20.30 performance di Emilio Bezzi

Venerdì 5 Ottobre 
apertura mostra ore 18.00
ore 22.30 Live Music Triad Vibration

http://www.youtube.com/watch?v=08BT5tXX6Q8
http://www.triadvibration.biz/

Sabato 6 Ottobre
apertura mostra dalle 15.00 alle 22.30
ore 22.30 Live Music Dunyakan

http://www.youtube.com/watch?v=xBj61Od9v14
http://www.facebook.com/Dunyakan

Domenica 7 Ottobre
Apertura Mostra dalle 15.00 alle 22.00
ore 18.00 Proiezioni Film



Gian Paolo Tomasi (Milano, 1959). Nel 1988 ha brevettato il “Phototransfer”, innovativo processo di stampa fotografica. Ha stampato per maestri della fotografia come Franco Fontana, Mario Giacomelli, Oliviero Toscani, Fabrizio Ferri, Giovanni Gastel ma anche per stranieri come Irving Penn, Richard Avedon e Annie Leibovitz. Nel 2000 ha realizzato per GQ le prime sette modelle virtuali che poi ritroveremo nella campagna di Extè. Ha lavorato per aziende, multinazionali e case editrici. Dal 2001 inizia il suo progetto artistico attorno ad una serie di paesaggi digitali. Ha partecipato alla XIV Quadriennale di Roma, al 1° FotoFestival Internazionale di Fotografia a Brescia, al progetto itinerante “plot.@rt.europa” e alla “Cow Parade” di Firenze. È stato finalista alla seconda edizione del Premio Celeste.
http://tomasitomasi.com

Marcello Tomasi (Milano, 1984), riceve fin da piccolo una formazione artistica e fotografica. Dopo gli studi in scultura all'Accademia di Brera, affianca come assistente grandi fotografi come Nicola Majocchi. La sua carriera artistica inizia come fotografo di moda per Dolce & Gabbana e Trussardi, Elisabetta Franchi, Iceberg e di pubblicità per Francesco Illy (2009). Collabora inoltre da tempo alla realizzazione di progetti sociali, editoriali e redazionali. I viaggi (tra cui Africa, Stati Uniti e Cina), le esperienze e la curiosità per le diverse culture hanno stimolato il suo stile eclettico, versatile, fortemente contemporaneo. Nel 2007 ha preso parte alle esposizioni “Start” e “Uffa” presso B24, Milano; nel 2011 ha partecipato alla collettiva “Look Different”, durante il Meltin' Pop di Arona e, nel 2012, alla IV edizione di “Matany in festa”, a Inzago. Sempre nel 2012, è stata la sua prima personale, “Joy of Africa”, presso lo Studio Iroko di Milano.
http://marcellotomasi.com

Emilio Bezzi è liutista, tiorbista e chitarrista. Da molti anni si occupa di didattica e di ricerca in ambito musicologico, oltre ad esibirisi regolarmente in qualità di solista e in formazioni da camera. Aspirante disadattato sociale (in parte riuscito, in parte mancato, visto l'alto livello del suo disadattamento), inizia a suonare la chitarra a dodici anni affrontando i più disparati generi musicali. Un apprendistato più che doveroso principiato con la musica dei Nirvana, proseguirà poi affrontando il rock hendrixiano e la musica afroamericana, dal blues al jazz. Ma quando definitivamente si rende conto che sul naturale istinto all'eversione prevale l'anelito verso il sommerso, il perduto, e che al sano elan vital distruttivo-sovvertitore sente sempre più volersi sostituire un respiro più ampio, come uno slancio riparatorio, rifiuta quasi organicamente il presente e, innamorandosi di un passato denso di pluralità di scritture ancora da illuminare sotto la luce di riflettori assai più sfaccettati, decide di dedicarsi alla prassi esecutiva rinascimentale e barocca. Abbandona la tecnica a plettro e inizia a suonare tramite il pizzico delle dita come rilesso di ogni sentire musicale. Da un paio d'anni si interessa anche di composizione, musica applicata e musicoterapia.


Venerdì 5 Ottobre
apertura mostra ore 18.00
ore 22.30 Live Music Triad Vibration

http://www.youtube.com/watch?v=08BT5tXX6Q8
http://www.triadvibration.biz

Triad Vibration

Un suono evocativo, un viaggio sonoro che esplora la storia dei popoli e raccoglie suggestioni dei luoghi più lontani, delle sonorità più distanti, delle culture musicali più diverse.
Tutto confluisce in un sound che inizia da un disegno ritmico essenziale, che svuota la musica, per poi incontrare nel suo percorso influenze Jazz, Elettroniche, World, contaminazioni che vanno dalla Drum’n Bass alla House Music, dalla Black music alla Dance.
I TriAd Vibration attraversano sonorità diverse che affondano nelle radici del mondo, all'insegna della world-fusion più passionale, che nasce dalla ricerca dell'essenza della musica.
L'effetto è una musica libera e liberatoria, capace di ipnotizzare e coinvolgere gli spettatori. Una sintesi originale e personale, una finestra spalancata sulle infinite sonorità dell'universo musicale.
L'elemento caratterizzante è il suono del didgeridoo, strumento principe, il più antico strumento a fiato aborigeno, per questo motivo i TriAd Vibration definiscono la loro musica con il termine di "tribal jazz".
Sul palco Ezio Salfa, basso elettrico, Gennaro Scarpato, batteria e percussioni, ‘Tanni’ Walter Mandelli, didgeridoo, Gendrikson Mena, trumpet e keyboards


Sabato 6 Ottobre
apertura mostra dalle 15.00 alle 22.30
ore 22.30 Live Music Dunyakan

http://www.youtube.com/watch?v=xBj61Od9v14
http://www.facebook.com/Dunyakan

Dunyakan

Nel 2010 l’incontro tra musicisti di diversa formazione uniti dal desiderio di sperimentazione personale è sfociato nella creazione di un gruppo con uno stile moderno e personale di fare musica.
Il bagaglio artistico di ognuno dei componenti arricchito da una lunga pratica della musica africana ha permesso di far nascere un lavoro meticcio intenzionato a fondere la sonorità melodica occidentale e quella percussivo- ritmica africana dando origine ad arrangiamenti atipici.Dunyakan è un incontro di culture e sonorità lontane, fuse tra loro in modo originale e coinvolgente; strumenti antichi come la kora e il tamburo dialogano con chitarra, basso, batteria ed effetti, generando la calda “melodia nera” del gruppo.
I brani eseguiti sono per lo più di genere worldmusic con influenze afro, afrocubane, folk, pop, raggae, funk.
Sebastiano Morgavi, kora/percussioni, Ramnandana Salafia, chitarra/percussioni, Dario Castiello, basso/percussioni, Stefano Fabbri, batteria/percussioni, Lancei Dioubate, percussioni

Domenica 7 Ottobre
Apertura Mostra dalle 15.00 alle 22.00
ore 18.00 Proiezioni Film




Spazio Concept

Dopo aver abbandonato la veste storica di falegnameria dei F.lli Tilli, la location nel 2010 viene ristrutturata ad hoc e viene costituito un team dedicato di professionisti del settore attraverso l'associazione culturale omonima.
Spazio Concept è costituita da cinque spazi ognuno dei quali offre degli specifici servizi e caratteristiche utili agli obiettivi dei clienti, raggiungendo una metratura complessiva di oltre 750 m2. Si distingue per la sua versatilità nell'ospitare manifestazioni che variano dalla musica all'arte, intrattenimento e commerciali, affiancando servizi integrati quali la produzione, comunicazione, catering ed allestimenti.
Lo spazio ha già ospitato durante il suo primo anno di avviamento alcuni dei migliori eventi del settore quali Fuorisalone, Wir in Milan, Urbain Painting, Metropoli's, Comic-Con e importanti aziende in ambito nazionale ed internazionale. E presenta un calendario di eventi culturali regolari tutti da scoprire, per i soci dell’associazione e per il pubblico.
Spazio Concept si rivela dunque una nuova location accattivante dove organizzare progetti che mirano ad essere innovativi nel panorama della realtà milanese, adatti sia agli artisti e ai curatori che ricercano nuove opportunità espressive che alle aziende in cerca spazi versatili per ospitare le proprie attività ed eventi. Scarica lo statuto dell’Associazione Spazio Concept.
http://www.spazioconcept.org

GOODMI
Spiegare cosa sia esattamente GOODMI è impossibile: dovete vederlo provarlo gustarlo. Cominciamo con alcuni indizi per capire il nuovo fenomeno GOODMI che sta facendo innamorare e impazzire i foodies meneghini. Ingredienti e materie di prime di altissima qualità e quasi a km zero scelte da GOODMI: una ricerca maniacale di ingredienti di eccellenza dal punto di vista della sicurezza ambientale e del gusto, scovati da produttori antichi che hanno sposato le eccellenze moderne e che sono già punto di riferimento. Cuochi stellati e appassionati strappati da GOODMI dalle segrete cucine e portati in tour come master chef che cucinano a vista. Un locale tremendamente innovativo e tradizionalmente techno-chic. Se ti stai chiedendo dove si trova questo locale, posso dirti che GOODMI è ovunque e in nessuno luogo contemporaneamente.
Click Master
Azienda fondata negli anni 80 da Roberto Tomasi, Click Master è un'esperienza trentennale nella realizzazione di stampe Fine Art.
http://www.click-master.it


Anna Mola, blogger, critica e curatrice free lance. Collabora a progetti legati alla fotografia e all'arte. Collaboratrice di Private PhotoReview. “If a day goes by without my doing something related to photography, it's as though I've neglected something essential to my existence, as though I had forgotten to wake up.”
Richard Avedon
http://annamola.wordpress.com


Roberto Quagliarella, artista e ideatore dello Studio IROKO.

“L'arte, per eccellenza libera e spontanea,
diviene l'occasione ideale
per l'incontro con altri modi di essere,
e diventa linguaggio universale,
strumento di civiltà e integrazione tra i popoli.”

Yehudi Menuhin


Info:
Roberto Quagliarella
Tel. +39 3381758436
info@studioiroko.com
http://www.studioiroko.com


martedì 8 maggio 2012

Studio IROKO Presenta :L'IDEA e la Materia Giovedi' 10 Maggio ore 19.00

Inaugura Giovedi' 10 Maggio ore 19,00 presso lo Studio Iroko di Milano Via Voghera 11/b Zona Tortona. L'IDEA e la MATERIA A cura di Barbara Vincenzi. Artisti in Mostra : Artisti: Fiorella Manzini, Rocco Zappalà , Gloria Guidi Nobile, Vincenzo Maddaloni, Cinzia Munari, Roberto Lucato, Graziano Rey, Antonio De Rosa, Maria Giovanna Morelli, Mara Brera, Santina Pellizzari, Mirta De Simoni Lasta, Davide Genna, Daniela Cavallini. L'arte informale nasce come risposta artistica in Europa dopo la profonda crisi morale, politica e ideologica messa in luce dalla seconda guerra mondiale. Per sua stessa natura non è un movimento artistico omogeneo: in esso, si raccolgono diverse tendenze, tra le più svariate e, a volte, anche contrapposte. Si sviluppa nel decennio tra gli anni cinquanta e sessanta, e si pone in forte polemica con tutto cio' che, in qualche modo, puo' essere riconducibile a una forma. L'Informale, dunque, nega in modo esplicito ogni forma e con essa la conoscenza razionale che ne deriva. All'interno del movimento possono individuarsi diverse matrici, che traggono soprattutto origine dal movimento Dada, dall'Espressionismo e dal Surrealismo. Da questa intensa mescolanza delle principali tematiche delle avanguardie storiche scaturisce una concezione dell'arte ironica e provocatoria, costantemente tesa a negare qualsiasi valore ad ogni attività che presupponga il filtro della ragione. Passioni, emozioni e disagi devono pertanto essere espressi nel modo più libero, spontaneo o impetuoso, al di fuori di qualsiasi schema precostituito e contro ogni regola normalmente accettata. L'evento artistico, svuotato da qualsiasi residuo di valore formale, si esaurisce pertanto con l'atto stesso della creazione. In questo nuovo contesto assumono fondamentale importanza i materiali impiegati. Materiali che non sono piu' un semplice mezzo utilizzato dall'artista al fine di esprimere le proprie idee ma, al contrario, diventano i veri protagonisti dell'opera d'arte. I fondamenti dell'Informale si delineano nel gesto e nella materia. Arte non e dunque la pittura eseguita ma l'atto di eseguirla. E se arte e eseguire un gesto, il valore artistico sta nel gesto stesso, non piu' nel prodotto di quel gesto. Puo' essere un gesto simbolico, ad esempio, come quello di tagliare una tela, o un gesto di provocazione, o ancora, un gesto di protesta, come quello di realizzare macchie piu' o meno informi. La materia, infine, si trova improvvisamente in primo piano. E nella sua scelta e in quella di tutti i possibili accostamenti tra materie diverse che l'artista manifesta la propria energia creativa. Un sacco, un vetro, un frammento di gomma, un legno, una fredda luce al neon, o altri materiali che diventano protagonisti e atti artistici. L'artista informale, dunque, non e piu' colui che crea nuovi eventi, ma colui che sa lasciarli accadere, limitandosi magari a favorirne l'attuazione con la spontaneita del caso o l'emozione. L'Informale, comunque, non e un fenomeno circoscritto alla sola Europa. Un fenomeno che si estende a livello mondiale uno stesso disagio profondo e la stessa incapacita di comunicare. L'Informale è proprio l'arte dell'incomunicabilita o, meglio l'arte che tenta di comunicare in modo nuovo. Oggi s'individuano, nell'ambito dell'Informale, due correnti principali: l'informale gestuale e l'informale materico. A queste due tendenze devono essere aggiunti altri due segmenti: lo spazialismo e la pittura segnica. Se l'opera d'arte coincide con l'analisi del linguaggio e del sistema artistico e non e piu' il risultato di un metodo intuitivo, ma di un metodo analitico-scientifico attraverso il quale comunicare un concetto, al di fuori di ogni forma di referenzialismo, allora i mezzi espressivi utilizzabili ai fini di questa comunicazione sono assolutamente liberi, video, film, happening, performance, body-art, installazioni, narrativa, quando non ci si trovi addirittura in assenza dell'opera vera e propria tradizionalmente intesa, nel caso in cui il prodotto artistico, introducendo il concetto di temporaneità , sia un evento del quale resterà traccia solo nella memoria. Come il concetto di arte informale, anche quello di arte concettuale e un campo molto ampio nel quale possono trovar posto molti movimenti del '900: il Dadaismo di Duchamp, il New Dada, che darà origine alla Pop Art e al Nouveau Réalisme, l'opera provocatoria di Robert Rauschenberg, l'action painting di Jackson Pollock, le rappresentazioni di Yves Klein, tutte le manifestazioni che non vogliono produrre un oggetto artistico ma proporre un nuovo modo di lettura sia della realtà che di ciò che correntemente viene definito arte, con una rinominazione dell'oggetto liberato dalle sue normali relazioni con il contesto in cui si colloca e analizzato ex-novo, al di fuori del suo significato storico-sociale. La mostra e visitabile dal 10 al 20 Maggio presso : Studio Iroko- Via Voghera 11b, 20144 Milano Zonatortona Orari tutti i giorni dalle 13,30 alle 19,30 Domenica su appuntamento. Direttore Artistico -Roberto Quagliarella Tel. 02. 89421385 / Cell: 3381758436 . info@studioiroko.com www.studioiroko.com

sabato 5 maggio 2012

Studio IROKO Presenta: L'IDEA e la MATERIA Giovedi' 10 Maggio ore 19.00.

Inaugura Giovedì 10 Maggio ore 19,00 presso lo Studio Iroko di Milano Via Voghera 11/b Zona Tortona L'IDEA e la MATERIA mostra a cura di Barbara Vincenzi Artisti: Fiorella Manzini, Rocco Zappalà , Gloria Guidi, Vincenzo Maddaloni, Cinzia Munari, Roberto Lucato, Graziano Rey, Antonio De Rosa, Maria Giovanna Morelli, Mara Brera, Santina Pellizzari, Mirta De Simoni Lasta, Davide Genna. L'arte informale nasce come risposta artistica in Europa dopo la profonda crisi morale, politica e ideologica messa in luce dalla seconda guerra mondiale. Per sua stessa natura non è un movimento artistico omogeneo: in esso, si raccolgono diverse tendenze, tra le più svariate e, a volte, anche contrapposte. Si sviluppa nel decennio tra gli anni cinquanta e sessanta, e si pone in forte polemica con tutto cio' che, in qualche modo, puo' essere riconducibile a una forma. L'Informale, dunque, nega in modo esplicito ogni forma e con essa la conoscenza razionale che ne deriva. All'interno del movimento possono individuarsi diverse matrici, che traggono soprattutto origine dal movimento Dada, dall'Espressionismo e dal Surrealismo. Da questa intensa mescolanza delle principali tematiche delle avanguardie storiche scaturisce una concezione dell'arte ironica e provocatoria, costantemente tesa a negare qualsiasi valore ad ogni attività che presupponga il filtro della ragione. Passioni, emozioni e disagi devono pertanto essere espressi nel modo più libero, spontaneo o impetuoso, al di fuori di qualsiasi schema precostituito e contro ogni regola normalmente accettata. L'evento artistico, svuotato da qualsiasi residuo di valore formale, si esaurisce pertanto con l'atto stesso della creazione. In questo nuovo contesto assumono fondamentale importanza i materiali impiegati. Materiali che non sono piu' un semplice mezzo utilizzato dall'artista al fine di esprimere le proprie idee ma, al contrario, diventano i veri protagonisti dell'opera d'arte. I fondamenti dell'Informale si delineano nel gesto e nella materia. Arte non e dunque la pittura eseguita ma l'atto di eseguirla. E se arte e eseguire un gesto, il valore artistico sta nel gesto stesso, non piu' nel prodotto di quel gesto. Puo' essere un gesto simbolico, ad esempio, come quello di tagliare una tela, o un gesto di provocazione, o ancora, un gesto di protesta, come quello di realizzare macchie piu' o meno informi. La materia, infine, si trova improvvisamente in primo piano. E nella sua scelta e in quella di tutti i possibili accostamenti tra materie diverse che l'artista manifesta la propria energia creativa. Un sacco, un vetro, un frammento di gomma, un legno, una fredda luce al neon, o altri materiali che diventano protagonisti e atti artistici. L'artista informale, dunque, non e piu' colui che crea nuovi eventi, ma colui che sa lasciarli accadere, limitandosi magari a favorirne l'attuazione con la spontaneita del caso o l'emozione. L'Informale, comunque, non e un fenomeno circoscritto alla sola Europa. Un fenomeno che si estende a livello mondiale uno stesso disagio profondo e la stessa incapacita di comunicare. L'Informale è proprio l'arte dell'incomunicabilita o, meglio l'arte che tenta di comunicare in modo nuovo. Oggi s'individuano, nell'ambito dell'Informale, due correnti principali: l'informale gestuale e l'informale materico. A queste due tendenze devono essere aggiunti altri due segmenti: lo spazialismo e la pittura segnica. Se l'opera d'arte coincide con l'analisi del linguaggio e del sistema artistico e non e piu' il risultato di un metodo intuitivo, ma di un metodo analitico-scientifico attraverso il quale comunicare un concetto, al di fuori di ogni forma di referenzialismo, allora i mezzi espressivi utilizzabili ai fini di questa comunicazione sono assolutamente liberi, video, film, happening, performance, body-art, installazioni, narrativa, quando non ci si trovi addirittura in assenza dell'opera vera e propria tradizionalmente intesa, nel caso in cui il prodotto artistico, introducendo il concetto di temporaneità , sia un evento del quale resterà traccia solo nella memoria. Come il concetto di arte informale, anche quello di arte concettuale e un campo molto ampio nel quale possono trovar posto molti movimenti del '900: il Dadaismo di Duchamp, il New Dada, che darà origine alla Pop Art e al Nouveau Réalisme, l'opera provocatoria di Robert Rauschenberg, l'action painting di Jackson Pollock, le rappresentazioni di Yves Klein, tutte le manifestazioni che non vogliono produrre un oggetto artistico ma proporre un nuovo modo di lettura sia della realtà che di ciò che correntemente viene definito arte, con una rinominazione dell'oggetto liberato dalle sue normali relazioni con il contesto in cui si colloca e analizzato ex-novo, al di fuori del suo significato storico-sociale. La mostra e visitabile dal 10 al 20 Maggio presso : Studio Iroko- Via Voghera 11b, 20144 Milano – Orari tutti i giorni dalle 13,30 alle 19,30 Domenica su appuntamento Direttore Artistico -Roberto Quagliarella Tel. 02. 89421385 / Cell: 3381758436 .

venerdì 27 aprile 2012

Studio IROKO Presenta: JOY OF AFRICA . Mostra Personale di Marcello Tomasi .Venerdi' 4 Maggio ore 19.00 .

Joy of Africa mostra personale di Marcello Tomasi a cura di Anna Mola dal 4 al 6 maggio presso Studio Iroko, via Voghra 11/b, Milano vernissage il 4 maggio h. 19:00 Cammino, lavoro, colore, suono, ma soprattutto gioia: sono gli elementi che compongono l’esperienza di Marcello Tomasi lungo l’Africa e che la raccontano attraverso l’occhio della sua macchina fotografica. Le opere e il video in esposizione costituiscono una sorta di “diario per immagini” del viaggio di 5 ragazzi, nel 2005, a bordo di un Land Rover Defender (ribattezzato “Big Mama”) da Milano a Bobo Dioulasso, Burkina Faso, nel cuore dell’Africa Subsahariana. Marcello, fotografo del gruppo, ha raccolto un’enorme quantità di immagini, da cui è tratta questa selezione. Si parte dal Marocco, l’Africa ancora “vicina di casa” dell’Italia ma già araba, con le case dipinte di blu, le moschee, il mercato pieno di spezie, le donne avvolte in veli coloratissimi e gli uomini su motorini e furgoni. E poi la S1, l’unica strada segnata sulla cartina, l’unica via “ufficiale” che attraversa il Sahara. Spazio e spazio di sabbia fine come polvere, dune, rocce, silenzio e cielo allo stato puro. E poi i villaggi come destinazione finale; villaggi già immortalati nei film, descritti nei libri, immaginati attraverso i racconti di esploratori, ma ora vivi davanti agli occhi e al cuore. Piccole città fatte di capanne, pozzi di cemento, donne con enormi cesti sulla testa; c’è anche un ospedale, purtroppo mai completato. Le sei opere intelaiate su bambù hanno il compito di descrivere le scene di vita quotidiana dei villaggi. La foto si materializza e con il tessuto grezzo e il bambù che la sostiene rimanda alle tribù africane ivi raffigurate. Ben più che cornici, i legni costituiscono la struttura portante dell’immagine stampata su tela dipinta e tirata fino al massimo della tensione, come pelle su un tamburo. Una tensione che poi sfocia nel centro dell’immagine, fulcro dell’azione e dell’emotività. Impossibile è guardare queste immagini senza respirare gli odori, assaggiare i sapori, sentire il battito dei tamburi. E per renderlo ancora più chiaro e veritiero, in mostra c’è anche un video, realizzato in presa diretta. Un lungometraggio privo – per scelta – di voci narranti e musiche di sottofondo, per immergersi nell’atmosfera, per sincronizzarsi col ritmo africano, per osservare l’impasto del burro di karitè, ascoltare il fruscio delle foglie di un bananeto, le risa dei bambini, la musica e le danze di un villaggio in festa. Non si tratta solo di fotografia di paesaggio o di reportage contemporaneo, ma di un’esperienza in senso umano, di una fase di crescita e di passaggio. Qui c’è la volontà di far conoscere un continente non per le sue carestie, povertà, guerre (già così tristemente famose), ma nelle sue tradizioni antiche, nell’ospitalità dei suoi abitanti, nella felicità dei suoi bambini, così pieni di speranza e ottimismo. Joy è il vero filo conduttore di questa esposizione: gioa in chi ha vissuto il viaggio, gioia negli occhi di chi si incontra sul cammino, gioia di poter trasmettere questa sensazione di… gioa! Biografia Marcello Tomasi (Milano, 1984), figlio d’arte, riceve fin da piccolo una formazione artistica e fotografica. Dopo gli studi in scultura all’Accademia di Brera, affianca come assistente grandi fotografi come Nicola Majocchi. La sua carriera artistica inizia come fotografo di moda per Dolce & Gabbana e Trussardi, Elisabetta Franchi e Iceberg e di pubblicità per Francesco Illy (2009). Collabora inoltre da tempo alla realizzazione di progetti sociali, editoriali e redazionali. I viaggi (tra cui Stati Uniti e Cina), le esperienze e la curiosità per le diverse culture hanno stimolato il suo stile eclettico, versatile, fortemente contemporaneo. Info: Marcello Tomasi: www.marcellotomasi.com Anna Mola: http://aboutaphoto.blogspot.com Studio Iroko: www.studioiroko.com

venerdì 30 marzo 2012

Studio IROKO Presenta : La Royal Academy of Art salone del Mobile 2012

Studio IROKO Presenta :
La Royal Academy of Art ( salone del Mobile 2012 )dal 17 al 22 Aprile.

Per il quinto anno consecutivo, la Regia Accademia di Belle Arti dell'Aia presenterà se stessa nella propria sede in occasione del Salone Internazionale del Mobile di Milano. La presentazione si terrà da martedì 17 aprile a domenica 22 aprile 2012. Nello Studio Iroko, in Zona Tortona, studenti e neodiplomati provenienti dai corsi di studio di ArtScience, Fotografia, Belle Arti, Architettura d'interni e Design del mobile esibiscono i risultati della ricerca artistica che hanno portato avanti durante gli studi. Quest’anno la presentazione si sofferma sullo slittamento di atteggiamento che investe il concetto di natura nelle interazioni con un ambiente prettamente frutto della mano dell'uomo.

I percorsi di fruizione offerti in tutte le facoltà della Regia Accademia di Belle Arti (KABK) sono mirati a stimolare un approccio sperimentale e ad assistere gli studenti in una loro formulazione della ricerca artistica e del design. La presentazione mostra una selezione di opere di studenti che si riconnettono all'interazione con un ambiente in gran parte umano, rivisitato come un nuovo tipo di natura che invoglia a nuovi modi di gestire e custodire. Le opere sono istantanee colte nello sviluppo creativo e critico degli studenti ed esprimono la loro riflessione su questi temi.

Una fragile pianta viene equipaggiata con una protesi robotica che le consente di interagire in modo diverso con gli esseri umani nel progetto 'Jurema Action Plant' di Ivan Henriques. Partendo dal naturale meccanismo di difesa della pianta 'Mimosa Pudica' (nota anche con il nome di 'sensitiva'), Henriques ha sviluppato un'auto robotica che rileva lo stato della pianta che supporta e nutre e da cui si allontanerà in caso di una forte reazione della pianta a ciò che la circonda. Ispirato dalla differenza fra il significato della natura in Brasile e in Olanda, il lavoro si presenta come una riflessione su come interagiamo con il nostro ambiente naturale.

Jian Kotalikova invece ci presenta le sue piastrelle che consistono di tessiture organiche fatte per essere toccate. Gli studenti di Design del mobile Marlies van Putten e Martijn Rigters presenteranno il loro approccio al design, che consiste in un dialogo con un processo fisico che scelgono di controllare solo parzialmente. Ci sono anche installazioni, performance e presentazioni video curate da Maarten Boekweit, Guus Kaandorp, Thomas van Linge, Thijs Molenaar, Matthijs Munnik e Wais Wardak.

Dove trovarci
La presentazione della KABK è nel cuore del Salone Internazionale del Mobile di Milano, Zona Tortona.

Indirizzo
Studio Iroko ,
Via Voghera 11b
20144 Zona Tortona Milano/Italia
(vicino alla stazione metro di Porta Genova)

Per info scrivere a :
info@studioiroko.com
public@studioiroko.com
tel 0289421385-3381758436
www.studioiroko.com


Versione Inglese .

l Salone del Mobile in Milan


For the fifth year in a row, the Royal Academy of Art, The Hague will present itself at its own location at the Salone Internazionale del Mobile in Milan. The presentation will take place from Tuesday the 17th of April to Sunday the 22nd of April 2012. In Studio Iroko in Zona Tortona, students and recent alumni of the studies ArtScience, Photography, Fine Arts, Interior Architecture and Furniture Design show the results of artistic research during their studies. This year, the presentation demonstrates shifting attitudes to the concept of nature in interactions with an environment that is mostly man-made.

The education of all departments at the Royal Academy of Art (KABK) stimulates an experimental attitude and assists in the formulation of artistic and design research by its students. The presentation shows a selection of works by students that relate to the interaction with a largely human environment, seen as a new kind of nature that invites new ways of shepherding. The works are snapshots in the creative and critical development of the students and their reflection on these themes.

A fragile plant is given a robotic prosthesis to enable it to interact with humans in a new way in ‘Jurema Action Plant’ by Ivan Henriques. Starting from the natural defence mechanism of the ‘Mimosa Pudica’ plant (also known under the name of ‘touch- me- not’), Henriques developed a robotic car that senses the state of the plant it supports and feeds and that will drive away in case of a strong reaction of the plant to its surroundings. Inspired by the difference between the meaning of nature in Brazil and in The Netherlands, the work is a reflection on how we interact with our natural environment.

Jian Kotalikova, on the other hand, presents her 'Grow' wall tiles that consist of organic textures made to be touched. Furniture design students Marlies van Putten and Martijn Rigters will present their approach to design, that consists of a dialogue with a physical process that they choose to only partially control. There are also installations, performances and video presentations by Maarten Boekweit, Guus Kaandorp, Thomas van Linge, Thijs Molenaar, Matthijs Munnik and Wais Wardak.

Location
The presentation of the KABK is situated in the heart of Salone Internazionale del Mobile, Zona Tortona.

Address
Studio Iroko Via Voghera 11b Milano/Italia (near metrostation Porta Genova)
www.studioiroko.com

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domenica 18 marzo 2012

Il Dominio della Carne dal 22 Marzo al 1 Aprile .


Studio IROKO

Presenta

Il Dominio della Carne dal 22 Marzo al 1 Aprile .

A cura di Barbara Vincenzi .


Tema fra i piu' affascinanti e complessi della storia dell'arte, specchio quanto mai fedele delle metamorfosi del gusto, fin dalle origini della civilta' occidentale il Nudo ha seguito di pari passo la storia delle idee, e in particolare ogni possibile evoluzione e variazione della concezione dell'uomo, del corpo e delle sue passioni. Se senza dubbio la rappresentazione della figura nuda ha posto in primo luogo il problema della verosimiglianza, e anche vero che ha costituito per secoli (e costituisce tuttora) l'oggetto scatenante delle pulsioni piu' diverse. Insomma, e sempre stato un materiale incandescente' per gli artisti che l'hanno affrontato; puo' essere stato legato ai fenomeni della societa' , oppure aver avuto un ruolo accademico, di speculazione scientifica, dall'ispirazione mitologica e/o, piu' o meno velatamente o ipocritamente, libertino e sensuale.

Artisti in Mostra :

Magdolna Nadj Torma, Valeria Kou J hwa, Carmelo Di Certo, Elio Talon, Pino Lauria, Tommaso Pellegrini, Alda Gazzoni, Claudio Grassi, Antonio Quatraro, Bisa Bennett, Cristina Fornarelli, Davide Disca, Lena Lafaki, Luca Amendola, Luca Piccinini, Jacopo Marchi, Maria Luisa Imperiali, Giovanni Muccitelli, Mauro Bellucci, Veronica Rastelli, Simona Bormida, Tiziana Burgess, Aldo Stefanni, Norberto Tedesco, Salvatore Chessari.

Studio IROKO
Via Voghera 11/b
Milano Zona Tortona

Inaugurazione : 22 Marzo ore 19.00
orari di apertura : tutti i giorni dalle 13.30 alle 19.30
Domenica su appuntamento .

info :
www.studioiroko.com
info@studioiroko.com
public@studioiroko.com
tel 0289421385.

domenica 11 marzo 2012

Il Dominio della Carne dal 22 Marzo al 1 Aprile


Tema fra i piu' affascinanti e complessi della storia dell'arte, specchio quanto mai fedele delle metamorfosi del gusto, fin dalle origini della civilta' occidentale il Nudo ha seguito di pari passo la storia delle idee, e in particolare ogni possibile evoluzione e variazione della concezione dell'uomo, del corpo e delle sue passioni. Se senza dubbio la rappresentazione della figura nuda ha posto in primo luogo il problema della verosimiglianza, e anche vero che ha costituito per secoli (e costituisce tuttora) l'oggetto scatenante delle pulsioni piu' diverse. Insomma, e sempre stato un materiale incandescente' per gli artisti che l'hanno affrontato; puo' essere stato legato ai fenomeni della societa' , oppure aver avuto un ruolo accademico, di speculazione scientifica, dall'ispirazione mitologica e/o, piu' o meno velatamente o ipocritamente, libertino e sensuale.


L'attenzione del curatore e' rivolta alle diverse esperienze artistiche del nostro tempo: pittura, scultura, fotografia, fino al computer e video-art.

Per info e candidature scrivere a:
info@studioiroko.com
www.studioiroko.com

martedì 6 marzo 2012

Studio IROKO presenta "PEOPLE” Crossing Bridges Milano x Valencia



"PEOPLE”

Crossing Bridges
Milano x Valencia


Studio IROKO propone una Mostra d'Arte Contemporanea dal forte contenuto tematico e concettuale
di artisti, generi, paesi e personalità diverse.
L'esposizione "PEOPLE" sarà ospitata nella Galleria Color Elefante di Valencia, pioniera dal 2000 della
zona più cool e di tendenza della città di Valencia "Bario Ruzzafa", dal 28 di Giugno al 23 Luglio 2012.
Protagonisti della rassegna saranno artisti che si passeranno il testimone ogni 12 giorni.
La tematica affrontata ("PEOPLE" Crossing Bridges), è il concetto di “diversità” ambivalente: da un lato
mistero e timore, dall’altro curiosità e fascino.
Diversità come idea nel contempo sia negativa che positiva, a seconda del senso e del valore che ognuno
di noi,nelle varie situazioni, attribuisce al termine.
Diversità come necessità inevitabile della nostra vita, come valore e ricchezza per lo scambio e la crescita
umana ma anche, come difficoltà che viviamo nel momento in cui per primi ci sentiamo diversi o esclusi.
Le differenze tra le persone e le peculiarità di ognuno sono ricchezza stessa di ogni situazione sociale,
anche se sovente la si considera, in maniera più o meno conscia, un pericolo.
Il senso della diversità, dettato dalle convenzioni sociali e dalla sensibilità comune, ha influito a lungo sulla
produzione artistica e sui valori del mercato.
Molte importanti opere sono state spesso dimenticate a causa delle imposizioni mediatiche che hanno
plasmato un’ estetica comune riconducibile al rifiuto di alcuni canoni stilistici, bocciati in quanto non
corrispondenti a criteri prestabiliti.
Un’altra forma di diversità è rappresentata dalla trasgressione, dal bisogno di superare limiti, regole e
imposizioni, a metà tra la genialità eccentrica e diabolico; talvolta ribellione intesa come autentico tabù e
pertanto negato dai media.
Ciò che è simile a noi è infatti più rassicurante, riconoscibile, controllabile ma nel contempo il
desiderio di fuga dall'omologazione ci può spingere verso strade fuori dalla norma generale.
Lo stesso desiderio di viaggiare e di esplorare paesi a noi sconosciuti, dimostra come spesso bramiamo la
fuga dalla quotidiana realtà proprio nella ricerca di una dimensione estranea, rompendo così la seppur
rassicurante routine di ogni giorno "Abbiamo bisogno della diversità, proprio per celebrare la nostra
individualità".
La comprensione dell' interculturalità, la bellezza dello scoprire, la conoscenza delle diversità dalle
sfumature del Colore al Bianco e Nero, dal Micro al Macro, dalle Debolezze alle Forze , dall' Odio all'
Amore, dalla Vita alla Morte vogliono essere espressione della Mostra :"People" Crossing Bridges


Come in natura, gli organismi viventi riescono a sopravvivere grazie a una rete di relazioni complesse e
delicate. Gli ecosistemi più vigorosi sono anche quelli più variegati.
La perdita della diversità comporta infatti un pericolo per le specie. Lo stesso discorso può valere per la
cultura: la perdita di saperi, conoscenze (ecc.) a causa della standardizzazione, comporta un impoverimento
della nostra esistenza.
La diversità culturale è una delle radici dello sviluppo, inteso non semplicemente in termini di crescita
economica, ma anche come mezzo per raggiungere un'esistenza più soddisfacente dal punto di vista
intellettuale, emotivo, morale e spirituale.
La Mostra "PEOPLE" ,itinerante in Europa, vuole mettere in discussione “ L'identità Plurale”e cercare di far
comprendere questo concetto, oramai abbandonato da una civiltà che si considera Moderna e
all'Avanguardia.



L'arte, per eccellenza libera e spontanea,
diviene l'occasione ideale
per l'incontro con altri modi di essere,
e diventa linguaggio universale,
strumento di civiltà e integrazione tra i popoli.


Yehudi Menuhin*

Per info e Candidatura inviare presentazione ,
Link , immagini e curriculum a:
info@studioiroko.com
public@studioiroko.com
studioiroko@gmail.com



A cura di:
Roberto Quagliarella ‐ Art Director



In collaborazione con :

Location Manager Color Elefante: Carles Albert Casanova
Contact Manager ‐Pier Paolo Palazzi (Valencia‐Vasto )
Production designer ‐ Lorenzo Alessandro Pepe (Formentera ‐Milano )
Recruitment Assistant Artists ‐Barbara Vincenzi (Ferrara‐Milano)
Artistic Director & choreographer ‐Mavis Castellanos (Milano ‐Havana)
Grafic Design ‐Alessandro Neckles (Milano‐Berlino )
Press office – Cristiana Sposato (Milano – Padova)
Curated Assistant- Fedarica Lola Crespi .(Milano- Valencia)


Studio IROKO ‐ Via Voghera 11/b ‐ 20144 Milano
public@studioiroko.com i‐ nfo@studioiroko.com
Tel 0039 0289421385 Mobil 0039 3381758436
www.studioiroko.com
Spazio Espositivo Color Elefante Valencia Spagna
Organizzazione Evento Studio IROKO
www.studioiroko.com
Milano Italy ‐ Valencia Spain
Studio IROKO Milano
www.studioiroko.com

mercoledì 15 febbraio 2012

FACES 23 Febbraio /3 Marzo – Milano Studio Iroko


FACES

23 Febbraio/3 Marzo – Milano Studio Iroko

A cura di Barbara Vincenzi

Dalla fisiognomica antica, disciplina pseudoscientifica che pretendeva di dedurre i caratteri psicologici e morali di una persona dal suo aspetto fisico, alla fisiognomica moderna che affermava che nei tratti del nostro volto è scolpito il ritratto della nostra anima, fino agli studi del celebre antropologo e criminologo italiano Cesare Lombroso, il quale ne trasse ipotesi di applicazioni pratiche nella criminologia forense, i tratti del volto umano hanno dato vita a studi e riflessioni influenzando sia i campi scientifici che letterari.
Da recenti studi neurolinguistici sappiamo che siamo prima "visti" che ascoltati. Ed ecco l’importanza del volto: ogni giorno infatti, mille volti ci sfilano davanti, li incontriamo in metro, in treno, per la strada, nei negozi. Qualcuno lascia una traccia del suo passaggio che s’imprime nella nostra memoria. Ne cogliamo alcune caratteristiche: gli zigomi, gli occhi, i capelli, la risata. Ogni faccia racconta la sua storia, ogni volto porta con se un vissuto fatto di paure, sofferenze, bellezza alienazione, gioia. Una carrellata di volti ci sfila davanti in ogni momento raccontandoci nuove e diverse culture, che spesso conquistano il nostro sguardo, con curiosità o indifferenza.
Con FACES si vuol organizzare una mostra che sia una panoramica di volti anonimi o famosi, imperturbabili o emozionati, sorridenti o arrabbiati, addolorati o felici, femminili o maschili, ambigui e sfuggenti o chiari e sinceri.

Il tema sara' presentato dagli artisti:

Michela Fiore, Vittoria Nidasio, Simone Ascari, Alfredo Anceschi, Aleandro Roncara' , Diego Toscani, Herwig Maria Stark, Michele Ciardulli, Ivano Parolini, Massimo Stefanutti, Giovanni Mazzi, Patrizia Traverso, Paola Rota Brusadelli, Riccardo Accarini, Elodie Cavallaro, Akyla Khem, Raquel Yunta Fernandez, Elena Guerrisi, Raffaella Martucci, Massimiliano Ruffino, Giuseppe Venza.


Inaugurazione 23 Febbraio
-ore 19.00
orari mostra tutti i giorni
dalle 13.30 alle 19.30
Domenica su appuntamento .
Presso La Galleria Studio IROKO
Via Voghera 11/b
Milano Zona Tortona
tel 0289421385
info@studioiroko.com
wwww.studioiroko.com

mercoledì 25 gennaio 2012

Studio IROKO Presenta: Visioni in Bianco e Nero

Dal 2 al 12 Febbraio presso lo Studio Iroko Via Voghera 11,b- Milano Zona Tortona


Studio IROKO Presenta:

VISIONI IN BIANCO E NERO

Mostra Collettiva

A cura di Barbara Vincenzi


Inaugurazione 2 Febbraio ore 19,00


Del Bianco e del Nero spesso si fa riferimento a due colori non colori, al concetto di luce e tenebra, l'uno complementare all'altro. Il Bianco e il Nero sono due colori come gli altri? Per secoli si e' dibattuto su questo argomento arrivando a soluzioni spesso interessanti. Nel concetto di cromofobia, il Bianco e Nero sono presi come contrapposizione ai colori, come elementi di primaria importanza, insieme alla forma, per arrivare all'essenzializzazione e minimalizzazione del pensiero in contrapposizione all'elemento emotivo-sensibile che il colore porta in se'. Nella storia il Nero e'¨ visto come tenebra, elemento di inizio e di fine di tutte le cose, dalle quali tutto nasce e nel quale tutto ritorna; mentre il bianco, la cosiddetta luce, e'¨ quell'elemento che si frappone tra la nascita e il ritorno. Si potrebbe dire che la vita e' la sintesi dei due opposti, il bianco e il nero, la luce e le tenebre. E da questa sintesi nascono i colori e la percezione che ne hanno le creature viventi. Cosi' la natura si manifesta con le sue infinite sfumature, ognuna delle quali contiene una parte di luce e una parte di tenebra. Cos'altro sono i colori se non una composizione misteriosa di gradazioni di luce e di buio?


Rappresentano il tema del Bianco e nero i seguenti artisti: Diego Toscani, Nicola Domenici, Patricia Glauser, Raffaele Scotto di Carlo, Maurizio di Carlo, Loredana Romero, Chris Rocchegiani, Cristina Parravicini, Daniela Spagnuolo, Jadranka Carluccio-Grbic, Alessio Schiavo, Daniela Barone, Herwig Maria Stark, Gloria Guidi, Stefania Varca, Claudia Emanuela Coppola, Luisa Tonelli, Riccardo Resta, Matteo Felloni, Marilu' Manzini.


Orari dello Studio Iroko tutti i giorni dalle 13,30 alle 19,30-
domenica su appuntamento
Tel.02 89421385
info@studioiroko.com
www.studioiroko.com